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Pet Sematary, da Cimitero vivente al nuovo film diretto da Kevin Kölsch e Dennis Widmyer

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Perdere una persona a noi vicina è terribile. Perdere un figlio lo è di più. Ci rende inconsapevoli di tutto. L'inesistenza ci domina internamente spingendoci al gesto più insano che ci sia. Non prestiamo attenzione alle conseguenze perché il nostro unico fine è riportare indietro nostro figlio.  Con questo incipit riassumo il romanzo di King, Pet Sematary , e i due film da esso scaturiti.  "Il cimitero degli animali" è una di quelle opere horror che si potrebbe riallacciare al filone dei morti che tornano in vita ma King anche stavolta rivisita il genere in chiave differente, un po' come ha fatto con Le notti di Salem . Allo scrittore del Maine piace rimodellare gli argomenti e farli suoi, sortendo il massimo dalla sua inventiva. Trailer del film del 1989 Il primo film tratto dall'inquietante romanzo è del 1989, affidato a Mary Lambert. La pellicola non rispecchia fedelmente il libro ma ne trae l'essenza più terrificante, sbattendo in faccia allo sp

Jerusalem's Lot, un film che manca al cinema

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Dracula, questo nome riporta alla letteratura gotica o al cinema horror. Se Bram Stoker nel 1897 dà vita ad un personaggio che proviene dalle tenebre, Stephen King fa altrettanto nel 1975 con Le notti di Salem ,  conferendo al Vampiro per antonomasia la quotidianità del Maine e una maggiore efferatezza. Non tutti sanno però che la storia del Principe dell'oscurità ha origine dalla penna di John Polidori . Nel 1819, infatti, lo scrittore britannico regala al mondo dei libri e del cinema un breve racconto dal titolo Il vampiro , trattato, come sappiamo, in diverse salse nei tempi a venire. Stabilire quale romanzo tra quello di Stoker e di King sia migliore è complesso, per vari motivi: originalità, ambientazione e personaggi. Caratteristiche che appartengono diversamente alle due opere, fuorché l'originalità che ovviamente non può che appartenere allo scrittore irlandese. Ma se si scava più a fondo, allargando il campo di veduta, emerge un lato interessante che va al di là

Martin Eden, un soggetto per uno spunto cinematografico

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Martin Eden , romanzo di Jack London, 1909. M artin  è un giovane marinaio illetterato della Oakland del ‘900, dal fisico possente e affascinante. Il caso vuole che salvi un ragazzo benestante da una colluttazione. Dopo la rissa, il giovane, dal nome Arthur, lo invita a casa per ringraziarlo dovutamente. Qui conosce la sorella, Ruth, di cui s'innamora. L’ambiente lussuoso delle stanze, i modi educati ed eleganti dei familiari e degli amici, e soprattutto il profondo amore per Ruth, stravolgono la vita del giovane marinaio, il quale comprende il divario di classe sociale, rendendosi conto dell’irraggiungibilità di quella ragazza così soave.  Da quella casa esce un nuovo Martin Eden, con una grande ambizione: diventare uno scrittore di successo e accostarsi culturalmente a quell'ambiente. Solo  in questo modo Ruth potrà essere sua. Martin dunque inizia ad occupare il tempo leggendo saggi filosofici, romanzi e opere politiche. Chiede a Ruth di sostenerlo negli studi e di a