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L'amica geniale. Il ritratto di un'epoca dai lineamenti attuali

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Trailer Queste due stagioni de L’amica geniale hanno dimostrato come una serie tv possa avere una potenza espressiva che equivalga a quella di un film. Saverio Costanzo  aveva già dimostrato con La solitudine dei numeri primi , film del 2010 tratto dall'omonimo romanzo di Paolo Giordano , quanto valesse la sua regia nel fare rendere al meglio un romanzo trasposto cinematograficamente, scovando una chiave di lettura che più si addicesse all'opera, modellandola secondo il suo punto di vista. Una visione la sua che fa breccia nello spettatore, conquistandolo e toccandogli le corde emotive più recondite. Il libro della Ferrante viene scandagliato, distillando dai primi due romanzi l’essenza delle tematiche trattate, mostrando un ritratto dell’epoca e della condizione sociale che permeava il secondo dopoguerra, tra crisi e preludio del boom economico che di lì a poco avrebbe investito l’Italia. Un’effigie di una Napoli chiusa, asfissiante, in cui il rione è tutto e niente