Una serie tira l'altra: Stranger Things

Stranger Things - Trailer prima stagione

Ci sono serie tv di tutti i colori, di qualsiasi genere e una tira l’altra. Ma fra tante solo alcune lasciano il segno, ci toccano dentro e le ricorderemo negli anni a venire. Perché ci affezioniamo ai personaggi, ci rispecchiamo in loro, troviamo concordanze con i nostri vissuti oppure semplicemente ci attrae una trama ben elaborata che ci stuzzica la mente. A far sì poi che il coinvolgimento sia totale, entrano in gioco le musiche e le sigle che accompagnano le storie dei protagonisti.
Tempo fa ho dedicato spazio a True DetectiveFargo – anche se di serie ce ne sono altre che meritano di essere trattate come il vecchio buon Lost (2004), Dexter (2006), Breaking Bad (2008), Il Trono di Spade (2011), Penny Dreadful (2014), The Young Pope (2016) –, oggi invece a gravitare intorno alla mia testa è Stranger Things, trasmessa da Netflix nel 2016 e ideata da The Duffer Brothers. L’ho scelta perché in un certo senso è originale, peculiare e contestualizzata in anni lontani dai nostri che molti ricordano con nostalgia e magari rimpiangono pure. Mi riferisco agli anni ’80, un contenitore pieno d’idee che ha dato vita, dal punto di vista artistico, al decennio successivo.
Ciò che tratteggia Stranger Things rendendolo appassionante è una vena che lo attraversa lungo tutti i suoi episodi infondendogli piacevolezza, sentimento e una carica di energia che ci riporta indietro nel tempo restituendoci l’adolescenza: la bici, le avventure con gli amici, i primi affetti e la curiosità esplorativa. L’ottima serie deve il suo risultato ai suoi interpreti i quali incarnano i personaggi in maniera esemplare e convincente. Winona Ryder svolge il ruolo di Joyce Byers, mamma apprensiva e pronta a tutto pur di salvare il piccolo Will. Lo fa accattivando lo spettatore con la sua espressività e preoccupazione. A farsi apprezzare è anche il capo della polizia, Jim Hopper (David Harbour), affranto dalla morte della figlia e per questo burbero ma buono, che non demorde mai. Tuttavia, a risaltare più degli altri è l’attrice Millie Bobby Brown, nel personaggio di Jane, soprannominata Undici. La bambina ha talento. Il suo sguardo è un mix di dolcezza, innocenza, paura e voglia di essere una ragazzina come tutte le altre. Mentre il gruppo degli amici inseparabili è il propulsore di questa serie televisiva in cui, appunto, capitano cose strane. Mike, Will, Dustin, Lucas credono a tutto, trasformando la fantasia in realtà e alla fine hanno sempre ragione. Una ragione anche qui innocente e pura. Sono dei temerari alla ricerca di avventure e paragonano l’insolito all'universo immaginario dello scrittore J.R.R. Tolkien e al gioco di ruolo, di cui sono appassionati, Dungeons & Dragons. Stranger Things poi non sarebbe lo stesso se non avesse un’aura imbevuta di musica anni ’80; una colonna sonora che abbraccia Should I Stay and Should I Go dei The Clash, Runaway di Bon Jovi, Every Breath You Take dei The Police, Time After Time di Cyndi Lauper, Girls on Film dei Duran Duran. Questa serie tv si va a unire a quel filone di pellicole che ritengo siano le migliori di questo genere: E.T. l'extra-terrestre (1982), I Goonies (1985), Super 8 (2011). Sono tutti film che accomunano l’amicizia, lo spirito d’avventura e la fantascienza senza confinare in un angolo l’aspetto introspettivo. Entrambe le stagioni, la prima collocata nel 1983 - composta da otto episodi - e la seconda nel 1984 - costituita da nove puntate -, traggono forza da questi elementi, i quali risultano perfettamente dosati sortendo un risultato davvero avvincente. A coinvolgere maggiormente è in particolare Stranger Things 2, andata in onda sempre su Netflix nel 2017. Qui le vicende che tessono lo sviluppo della trama sono impregnate ancor di più del clima degli anni '80 e si uniscono ad un'aria sentimentale sottile ed efficace che fa breccia nello spettatore.


Trailer seconda stagione - Stranger Things
In attesa della terza stagione, prevista su Netflix Italia il 4 luglio 2019, concludo consigliando, a chi non l’avesse ancora fatto, di recuperare questa serie e gustarsela fino in fondo.

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