Tra metafore e "sere di primavera" un The Affair pervaso di Noah ed Alison

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The Affair è un cerchio che si chiude all'interno del quale tutto sembra cambiare ma alla fine non muta nulla. C'è solo una deviazione nelle vite dei personaggi coinvolti che dopo tempo si ricongiunge alla strada iniziale. Il mantra è il saluto “Ciao amico e ciao amica” che dà il via alla relazione extraconiugale di Noah ed Alison. La stessa identica formula chiude il cerchio nell'ultima stagione, infatti si assiste al ritorno di Noah con la sua ex moglie, Helen. E i due appunto si dicono: “Ciao amico, ciao amica”. Cinque stagioni tuttavia sono troppe e la storia dilaga coinvolgendo altri personaggi con lo scopo di ricreare quella magia dei primi dieci episodi. L'obiettivo della sceneggiatura fallisce in quanto è complicato incentrare cinquantatré puntate su una relazione tormentata, perciò si cerca di ricreare altri intrecci che finiscono per diventare solo una copia sbiadita dei due principali protagonisti. Anche perché il resto degli attori non è altezza di Dominic West (Noah) e Ruth Wilson (Alison) che danno il meglio di loro con scene davvero emozionanti. Probabilmente, quindi, una serie più concisa e densa avrebbe aumentato l'appeal. 
La prima e l'ultima stagione, rispettivamente la nascita della relazione e il ritorno allo status quo, sono le più avvincenti. Il fulcro infatti risiede nel connubio Noah-Alison paragonabile alle sere di primavera, quando i cieli cominciano ad essere tersi e la luna sfoggia il suo bagliore attraverso la traslucidità delle nuvole smosse dalla brezza che scaccia via gli strascichi dell'inverno. È così che nasce il loro amore, in maniera autentica, genuina e gradualmente, prendendo sempre più forma, incontro dopo incontro e portando i due ad un punto di non ritorno. Gli sguardi, i sorrisi, gli imbarazzi, le chiacchierate che avvengono nella piccola località turistica di Montauk a Long Island dove Noah, scrittore ed insegnante, trascorre le vacanze con la famiglia, mentre Alison ci vive con il marito Cole e lavora come cameriera al Lobster Roll, locale in cui per la prima volta incontra lo scrittore che stravolgerà la sua vita, o meglio la vita di entrambi. Noah ed Alison provano a evitarsi, si definiscono amici ma poi si ritrovano per stare insieme e nonostante il tempo trascorra, loro si amano e finiscono per sposarsi. Quando sembra tutto in equilibrio, invece, come delle forze distruttrici, subentrano i difetti e i vizi dell’essere umano (dell’uomo moderno direbbe Italo Svevo) che inficiano i rapporti umani, frantumandoli lentamente, rendendoli logori, perché il desiderio di avere sempre di più spesso sovrasta l’individuo che finisce poi per perdere tutto. La loro è una relazione che sembra destinata alla migliore estate ma in realtà è breve come una stagione e l'autunno è pronto ad intervenire con le prime burrasche. Entrambi sono personaggi complicati e tormentati dal passato. Noah ed Alison distruggono ciò che costruiscono e mentre lei cerca di ritrovare se stessa e un binario che definisca la sua vita, Noah vorrebbe rimediare ai suoi errori. E lo fa, riconquistando con fatica e caparbia le cose che aveva prima di conoscere Alison. Sì, recupera tutto, tranne lei. Lei rimane solo un ricordo, una parentesi della sua vita, una stagione. Il successo e l'ambizione non fanno altro che allontanarla da lui. Alison non è abbastanza forte, in preda a quel vuoto che in realtà non ha mai colmato: la morte del figlio di quattro anni. In Noah aveva trovato la speranza, la voglia di vivere, quel senso di abbandono e sicurezza. Ma suo malgrado, il malessere esistenziale ritorna presuntuosamente per avvinghiarla una volta per tutte e gettarla in quell'oceano che da tempo la richiama, sparendo per sempre e lasciando Noah tra le lacrime nel Lobster Roll, dove la immagina che serve ai tavoli come la prima volta quando la conobbe. The Affair è attraversato da un amore che gioca con le relazioni, come dei puzzle. I pezzi s’incastrano e se non coincidono si ritenta con altri fino a quando i bordi combaciano a meraviglia. A volte può sembrare che un quadratino s'inserisca alla perfezione ma col tempo ci si accorge che in realtà è fuori posto, così nella quinta e ultima stagione l'ordine incede diradando il caos fino a dissolverlo completamente.

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