Lo smartphone, la bocca della verità
Perfetti sconosciuti
Una coppia, sposata da anni, invita a cena i loro migliori amici. È un'occasione per stare insieme e parlare del più e del meno. Tutti i presenti sono sposati a parte Peppe, divorziato. La serata, da spensierata e serena, si trasforma in un armadio aperto da cui fuoriescono ad ogni squillo di cellulare gli scheletri di ognuno. A far scoprire gli altarini sono gli smartphone appunto, messi alla berlina per puro gioco.
Regia
Paolo Genovese
Genere
Commedia, drammatico
Anno
2016
Cast
Giuseppe Battiston (Peppe); Anna Foglietta (Carlotta); Marco Giallini (Rocco); Edoardo Leo (Cosimo); Benedetta Porcaroli (Sofia); Valerio Mastandrea (Lele); Alba Rohrwacher (Bianca); Kasia Smutniak (Eva).
Recensione
La sceneggiatura è uno degli elementi che sorreggono in maniera decisa la resa cinematografica, e Perfetti sconosciuti affida la sua sorte a questo elemento. L'opera di Genovese si appoggia su contenuti critici che esaltano i difetti di una società che si può definire 2.0. Il film esprime quello che un essere umano fa per non dispiacere gli altri e permettere a se stesso di vivere senza problemi, salvo poi il rendere conto alla propria coscienza. Le menzogne che tengono in equilibrio i rapporti, infatti, sono gli ingredienti utilizzati dal regista romano. Battute ironiche, pregiudizi smascherati e segreti caratterizzano il brillante testo scenico. La pellicola è divertente, grazie soprattutto a Mastandrea e Battiston che conferiscono all'occorrenza una buonissima dose di brio, a tratti drammatica e anche saggia. Saggezza che si personifica nella figura di Giallini. La regia dirige le situazioni con maestria, bilanciando ottimamente i toni e regalando una sorpresa finale che racchiude un pensiero veritiero. Sulla colonna sonora c'è poco da dire, visto che le note che accompagnano la narrazione sono efficienti, sottolineando con cura i momenti cruciali e tracciando linee nostalgiche. La fotografia infine è realizzata secondo i canoni della commedia svolta tra quattro mura, mostrando tuttavia le giuste combinazioni di luci e colori con un'immagine sempre chiara.
Una coppia, sposata da anni, invita a cena i loro migliori amici. È un'occasione per stare insieme e parlare del più e del meno. Tutti i presenti sono sposati a parte Peppe, divorziato. La serata, da spensierata e serena, si trasforma in un armadio aperto da cui fuoriescono ad ogni squillo di cellulare gli scheletri di ognuno. A far scoprire gli altarini sono gli smartphone appunto, messi alla berlina per puro gioco.
Regia
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Trailer |
Paolo Genovese
Genere
Commedia, drammatico
Anno
2016
Cast
Giuseppe Battiston (Peppe); Anna Foglietta (Carlotta); Marco Giallini (Rocco); Edoardo Leo (Cosimo); Benedetta Porcaroli (Sofia); Valerio Mastandrea (Lele); Alba Rohrwacher (Bianca); Kasia Smutniak (Eva).
Recensione
La sceneggiatura è uno degli elementi che sorreggono in maniera decisa la resa cinematografica, e Perfetti sconosciuti affida la sua sorte a questo elemento. L'opera di Genovese si appoggia su contenuti critici che esaltano i difetti di una società che si può definire 2.0. Il film esprime quello che un essere umano fa per non dispiacere gli altri e permettere a se stesso di vivere senza problemi, salvo poi il rendere conto alla propria coscienza. Le menzogne che tengono in equilibrio i rapporti, infatti, sono gli ingredienti utilizzati dal regista romano. Battute ironiche, pregiudizi smascherati e segreti caratterizzano il brillante testo scenico. La pellicola è divertente, grazie soprattutto a Mastandrea e Battiston che conferiscono all'occorrenza una buonissima dose di brio, a tratti drammatica e anche saggia. Saggezza che si personifica nella figura di Giallini. La regia dirige le situazioni con maestria, bilanciando ottimamente i toni e regalando una sorpresa finale che racchiude un pensiero veritiero. Sulla colonna sonora c'è poco da dire, visto che le note che accompagnano la narrazione sono efficienti, sottolineando con cura i momenti cruciali e tracciando linee nostalgiche. La fotografia infine è realizzata secondo i canoni della commedia svolta tra quattro mura, mostrando tuttavia le giuste combinazioni di luci e colori con un'immagine sempre chiara.
Regia
| 8 |
Sceneggiatura
| 8,5 |
Fotografia
|
7,5 |
Colonna sonora
|
8 |
Voto
|
8
|
Commenti
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