Una visione cinematografica stravagante di una Bibbia versione 2.0
Dio esiste e vive a Bruxelles
- Al di sopra di tutti c’è Dio, con sua moglie e i due figli, Ea e J.C.. Dio si annoia, non sa come passare il tempo e perciò lo trascorre nel suo studio con il personalissimo computer da cui comanda il mondo. Un giorno decide d’inventare la vita sulla Terra. Prima con gli animali, ma non lo soddisfano, poi con gli umani. Questi appagano i suoi desideri. Inizia così a divertirsi stilando leggi bizzarre e svantaggiose, scagliandole contro la quotidianità. Ea non sopporta il modo di fare di suo padre, perciò scappa, ma prima decide di svelare la data di morte a tutti gli umani provocando un enorme scompiglio. Lo scopo della bambina è quello di realizzare un Nuovo nuovo testamento con il supporto di sei apostoli.
Regia
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Trailer |
Jaco Van Dormael
Genere
Commedia, drammatico, grottesco
Anno
2015
Cast
Benoît Poelvoorde (Dio); Pili Groyne (Ea, figlia
di Dio); Yolande Moreau (moglie di Dio); Catherine Deneuve (Martine); François Damiens
(François); Laura Verlinden (Aurélie);
Serge Larivière (Marc); David Murgia (J.C. / Gesù Cristo);
Johan Leysen (marito di Martine); Pascal Duquenne (Georges);
Gaspard Pauwels (Kevin); Didier De Neck (Jean-Claude); Kody (Jean-Pierre); Romain Gelin (Willy); Marco Lorenzini (Victor).
Jaco Van
Dormael sa gestire con grande stile la macchina da presa e lo dimostra anche in
questo film. Dio esiste e vive a
Bruxelles non è esilarante come riportano alcune sinossi, ma è una commedia
drammatica che sfuma i toni con perfetto equilibrio, contornati dall'aspetto
grottesco. La sceneggiatura è singolare e la sua pregevolezza risiede nella
straordinaria fantasia che ha permesso un testo non solo originale ma
sostanzioso, ricco di elementi stravolgenti. In quest’opera infatti la visione
cinematografica è quella di sovvertire le regole della creazione umana,
spiegandole attraverso un favoleggiamento intento a fornire delle risposte ai
punti interrogativi esistenziali. Tutto fatto con leggiadria e una voglia di
cambiare quella negatività che a volte si abbatte su ognuno di noi. A modo suo
Van Dormael riscrive la Bibbia, prima il vecchio testamento e poi il nuovo, una
sorta di Bibbia 2.0, inserendola nell'era moderna, un moderno che c’è sempre
stato. Oltre ad una fotografia consona che coglie la stravaganza scenica, si
sottolinea un’avvolgente ed emozionante colonna sonora che attinge al
repertorio di grandi compositori, tra cui Händel e Schubert.
Del regista belga Jaco Van Dormael consiglio di vedere Mr. Nobody del 2009.
Regia
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9
|
Sceneggiatura
|
9
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Fotografia
|
8
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Colonna sonora
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9
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Voto
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8,75
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Commenti
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