Un film dalla regia costruttiva che tratta un tema attuale, Hungry Hearts

Hungry Hearts

Regia
Saverio Costanzo
Visione cinematografica
Trailer

Genere
Drammatico

Anno
2014

Cast
Adam Driver (Jude); Alba Rohrwacher (Mina); Roberta Maxwell (Anne); Jake Weber (Dr. Bill); Natalie Gold (Jennifer); Victoria Cartagena (Monica); David Aaron Baker (Dr. Jacob); Ginger Kearns (Dana); Victor Williams (assistente sociale); Cristina J. Huie (NYPD Officer Dugan).

Storia
Dopo l’ottimo La solitudine dei numeri primi (2010), Costanzo racconta la storia di due ragazzi che si sono conosciuti in un bagno a New York. Dopo un po' di tempo, Mina rimane incinta e lui la sposa. Quando nasce il bambino le cose cambiano. Mina infatti è vegana e pretende che suo figlio segua la stessa alimentazione, senza consultare medici. Jude, preoccupato perché il piccolo non cresce, decide di andare di nascosto da un dottore. Quando Mina scopre tutto, la situazione precipita e l’ossessione per il veganismo diventa insostenibile.

Recensione
Tratto dal romanzo Il bambino indaco (2012) di Marco Franzoso, S. Costanzo tratteggia un film drammatico dalla visione cinematografica tecnicamente impeccabile ed estrosa. La regia, segnata da inquadrature che ricordano David Lynch, esalta gli aspetti peculiari della trama. Le figure distorte e allungate o leggermente deformate e zumate non fanno altro che evidenziare metaforicamente lo stato di malessere in cui vivono i protagonisti. Le riprese, in più, sono contraddistinte da una fotografia retrò e minimalista: ambienti poco luminosi e tonalità naturali, un po’ alla Lars von Trier. Il testo scenico affronta un argomento attuale e importante, sviluppandosi con sobrietà e concludendo con stile. Le musiche di Piovani sono delicate, appena tristi e soprattutto abbelliscono le scene con la loro melodia, indovinando tutti i momenti. Così com'è splendido il primo attacco musicale incorniciato dalle note di Flashdance, che dà il via alla relazione di Adam Driver e Alba Rohrwacher. Quest’ultima peraltro può vantare un'encomiabile interpretazione di Mina. 
Di Saverio Costanzo consiglio di vedere La solitudine dei numeri primi.

Regia
9
Sceneggiatura
7,5
Fotografia
8,5
Colonna sonora
8,5
Voto
8,4

Commenti

Post popolari in questo blog

Third Person, un film lento e piatto che si risolleva con un finale toccante

Ricordi? Il nuovo film di Valerio Mieli

Wrong Turn 6, una saga declassata