Un presente vittima del passato. Un film carico di emozione, Peppermint Candy
Peppermint Candy (Bakhasatang)
Regia
Lee Chang-dong
Genere
Drammatico
Anno
2000
Cast
Sol Kyung-gu (Yong-Ho); Kim Yeo-jin (Hongja); Jung Suh (Po-Kyung); Park Jin-seong (Dong-Woo); Moon So-ri (Sunim).
Storia
Yong-ho si reca ad una rimpatriata di vecchi compagni di scuola, nello stesso luogo di vent’anni prima, quando insieme partecipavano ad una gita e Yong-ho discorreva sulla passione di fotografo con Sunim. A differenza di quella volta ora sono tutti più invecchiati, ma lo spirito allegro non manca, eccetto a Yong-ho che disperato attende l'arrivo di un treno per porre fine alle sue sofferenze. Da qui si ripercorrono a ritroso le tappe che lo hanno portato al folle gesto.
Recensione
Il leitmotiv di questa pellicola sudcoreana sono le caramelle alla menta che legano il protagonista alla donna che in fondo non ha mai dimenticato. La regia sceglie una narrazione a ritroso. Il film inizia con la fine per poi proseguire all’indietro fino a quando tutto ha avuto origine. Questo tipo di montaggio, quattro anni dopo, è stato ripreso da Ozon in CinquePerDue. Anche qui c’è un amore tormentato ma trattato con uno stile diverso e in un contesto differente, alla maniera del regista francese. Lee Chang-dong divide la storia in capitoli, intervallati da una ripresa in soggettiva che apre mano a mano le porte del passato. I toni filmici sono drammatici e a tratti sentimentali, cogliendo il conflitto interiore del protagonista. Lo script, abbastanza elaborato e appassionante, è incentrato su Yong-ho, un uomo vittima di se stesso e di un amore perso che lo angustia. Un antieroe che si lascia trasportare dal destino e dall’orgoglio, inerte dinanzi alle circostanze della vita e che spreca ogni occasione per cambiare il corso delle cose, pentendosi di ciò quando ormai è troppo tardi. La colonna sonora valorizza i momenti scenici e s’integra molto bene con la ripresa cinematografica.
Regia
Lee Chang-dong
Trailer |
Genere
Drammatico
Anno
2000
Cast
Sol Kyung-gu (Yong-Ho); Kim Yeo-jin (Hongja); Jung Suh (Po-Kyung); Park Jin-seong (Dong-Woo); Moon So-ri (Sunim).
Storia
Yong-ho si reca ad una rimpatriata di vecchi compagni di scuola, nello stesso luogo di vent’anni prima, quando insieme partecipavano ad una gita e Yong-ho discorreva sulla passione di fotografo con Sunim. A differenza di quella volta ora sono tutti più invecchiati, ma lo spirito allegro non manca, eccetto a Yong-ho che disperato attende l'arrivo di un treno per porre fine alle sue sofferenze. Da qui si ripercorrono a ritroso le tappe che lo hanno portato al folle gesto.
Recensione
Il leitmotiv di questa pellicola sudcoreana sono le caramelle alla menta che legano il protagonista alla donna che in fondo non ha mai dimenticato. La regia sceglie una narrazione a ritroso. Il film inizia con la fine per poi proseguire all’indietro fino a quando tutto ha avuto origine. Questo tipo di montaggio, quattro anni dopo, è stato ripreso da Ozon in CinquePerDue. Anche qui c’è un amore tormentato ma trattato con uno stile diverso e in un contesto differente, alla maniera del regista francese. Lee Chang-dong divide la storia in capitoli, intervallati da una ripresa in soggettiva che apre mano a mano le porte del passato. I toni filmici sono drammatici e a tratti sentimentali, cogliendo il conflitto interiore del protagonista. Lo script, abbastanza elaborato e appassionante, è incentrato su Yong-ho, un uomo vittima di se stesso e di un amore perso che lo angustia. Un antieroe che si lascia trasportare dal destino e dall’orgoglio, inerte dinanzi alle circostanze della vita e che spreca ogni occasione per cambiare il corso delle cose, pentendosi di ciò quando ormai è troppo tardi. La colonna sonora valorizza i momenti scenici e s’integra molto bene con la ripresa cinematografica.
Regia
|
8
|
Sceneggiatura
|
8
|
Fotografia
|
8
|
Colonna sonora
|
8
|
Voto
|
8
|
Commenti
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