Secret Sunshine, una donna dilaniata dal dolore che non trova sollievo
Secret Sunshine
Regia
Lee Chang-dong
Genere
Drammatico
Anno
2007
Cast
Song Kang-ho (Jong Chan); Jeon Do-yeon (Shin-ae); Jung-yeop Seon (Jun).
Storia
Shin-ae è una donna che vuole ricominciare a vivere e per farlo si trasferisce nel sud della Corea, a Myriang, città natale del defunto marito, morto in un incidente stradale.
Nonostante la cordialità degli abitanti e l’estrema gentilezza di un meccanico, Song Kang-ho, che l’aiuta fin dall’inizio riparandole l'auto, la cattiva sorte si accanisce su Shin-ae. La donna, tanto speranzosa, apre una scuola di pianoforte, iscrive il figlio a scuola e vorrebbe acquistare pure una casa. Ma le cose non vanno per niente come desidera.
Recensione
Un film intenso e con un’ottima prova attoriale di Jeon Do-yeon, la quale esprime tutto il suo disappunto contro gli enormi “Perché” della vita a cui non sempre c’è una risposta, se non quella di accettarli e farsene una ragione. Lee Chang-dong firma un dramma in cui il dolore e l’indignazione si sfogano sulla fede. Tante domande che portano la protagonista prima ad avvicinarsi a Dio, per trovare pace interiore, e poi a scagliarsi contro una religione che non riesce a comprendere. Una regia che mostra una donna affranta e in delirio e un uomo generoso e buono che prova con tutte le sue forze a sorreggerla. La macchina da presa mira ai toni tragici e dissimula il sentimento amoroso, lasciandolo trasparire da un atteggiamento magnanimo. Lo script, sebbene la rilevanza dei contenuti, è ridondante e si dilunga oltremodo. Indaga tuttavia l'interiorità umana affrontando il tema della sofferenza che innesca un conflitto contro Qualcuno che da lassù ci guarda, giungendo ad una contesa che non si risolve.
Regia
Lee Chang-dong
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Trailer |
Genere
Drammatico
Anno
2007
Cast
Song Kang-ho (Jong Chan); Jeon Do-yeon (Shin-ae); Jung-yeop Seon (Jun).
Storia
Shin-ae è una donna che vuole ricominciare a vivere e per farlo si trasferisce nel sud della Corea, a Myriang, città natale del defunto marito, morto in un incidente stradale.
Nonostante la cordialità degli abitanti e l’estrema gentilezza di un meccanico, Song Kang-ho, che l’aiuta fin dall’inizio riparandole l'auto, la cattiva sorte si accanisce su Shin-ae. La donna, tanto speranzosa, apre una scuola di pianoforte, iscrive il figlio a scuola e vorrebbe acquistare pure una casa. Ma le cose non vanno per niente come desidera.
Recensione
Un film intenso e con un’ottima prova attoriale di Jeon Do-yeon, la quale esprime tutto il suo disappunto contro gli enormi “Perché” della vita a cui non sempre c’è una risposta, se non quella di accettarli e farsene una ragione. Lee Chang-dong firma un dramma in cui il dolore e l’indignazione si sfogano sulla fede. Tante domande che portano la protagonista prima ad avvicinarsi a Dio, per trovare pace interiore, e poi a scagliarsi contro una religione che non riesce a comprendere. Una regia che mostra una donna affranta e in delirio e un uomo generoso e buono che prova con tutte le sue forze a sorreggerla. La macchina da presa mira ai toni tragici e dissimula il sentimento amoroso, lasciandolo trasparire da un atteggiamento magnanimo. Lo script, sebbene la rilevanza dei contenuti, è ridondante e si dilunga oltremodo. Indaga tuttavia l'interiorità umana affrontando il tema della sofferenza che innesca un conflitto contro Qualcuno che da lassù ci guarda, giungendo ad una contesa che non si risolve.
Regia | 7,5 |
Sceneggiatura | 7,5 |
Fotografia | 7,5 |
Colonna sonora | 7 |
Voto
| 7,4 |
Commenti
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