L'adolescenza femminile soggiogata da assurde imposizioni sociali. 'Diamante nero'
Diamante nero - Recensione
Regia
Céline Sciamma
Genere
Drammatico
Anno
2014
Cast
Karidja Touré (Marieme, “Vic”); Assa Sylla (Lady); Lyndsay Karamoh (Adiatou); Mariétou Touré (Fily); Idrissa Diabaté (Ismaël); Simina Soumaré (Bébé).
Storia
Marieme è una sedicenne che vive con la madre, due sorelle più piccole e un fratello maggiore che la tiene sotto controllo con atteggiamenti maschilisti. Trascorre le sue giornate tra la scuola e il suo quartiere. Dal suo viso traspaiono infelicità e malessere che cessano grazie all’amicizia di tre ragazze con cui passa momenti spensierati. Questo rapporto rende più forte e sicura di sé Marieme, ma solo per un breve periodo.
Recensione
Diamante nero pone lo spettatore dinanzi ad una situazione sociale in cui prevale il potere del gruppo e soprattutto l’imposizione maschilista e la sua prepotenza nei confronti del sesso femminile. La regia esprime tutto ciò attraverso gli occhi di Marieme, mostrando le sue giornate e le sue costernazioni. La colonna sonora supporta molto bene le gioie e le tristezze adolescenziali. Il difetto principale di questa pellicola risiede nella sceneggiatura che risulta poco articolata e con contenuti eccessivamente scarni, non invogliando il pubblico a seguire il film fino alla fine. Inoltre non chiarisce bene alcune circostanze, concludendosi con tanti punti interrogativi.
Regia
Céline Sciamma
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Trailer |
Genere
Drammatico
Anno
2014
Cast
Karidja Touré (Marieme, “Vic”); Assa Sylla (Lady); Lyndsay Karamoh (Adiatou); Mariétou Touré (Fily); Idrissa Diabaté (Ismaël); Simina Soumaré (Bébé).
Storia
Marieme è una sedicenne che vive con la madre, due sorelle più piccole e un fratello maggiore che la tiene sotto controllo con atteggiamenti maschilisti. Trascorre le sue giornate tra la scuola e il suo quartiere. Dal suo viso traspaiono infelicità e malessere che cessano grazie all’amicizia di tre ragazze con cui passa momenti spensierati. Questo rapporto rende più forte e sicura di sé Marieme, ma solo per un breve periodo.
Recensione
Diamante nero pone lo spettatore dinanzi ad una situazione sociale in cui prevale il potere del gruppo e soprattutto l’imposizione maschilista e la sua prepotenza nei confronti del sesso femminile. La regia esprime tutto ciò attraverso gli occhi di Marieme, mostrando le sue giornate e le sue costernazioni. La colonna sonora supporta molto bene le gioie e le tristezze adolescenziali. Il difetto principale di questa pellicola risiede nella sceneggiatura che risulta poco articolata e con contenuti eccessivamente scarni, non invogliando il pubblico a seguire il film fino alla fine. Inoltre non chiarisce bene alcune circostanze, concludendosi con tanti punti interrogativi.
Regia | 7 |
Sceneggiatura | 3 |
Fotografia | 6 |
Colonna sonora | 7 |
Voto
| 5,75 |
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