Dead Man Down - Il sapore della vendetta...ma non solo. Un thriller a tinte drammatiche e sentimentali
Dead Man Down - Recensione
Regia
Niels Arden Oplev
Genere
Thriller, drammatico
Anno
2013
Cast
Colin Farrell (“Victor”, Laszlo Kerik); Noomi Rapace (Beatrice); Dominic Cooper (Darcy); Terrence Howard (Alphonse Hoyt); Armand Assante (Lou Gordon); Isabelle Huppert (Maman Louzon); Wade Barrett (Kilroy); F. Murray Abraham (Gregor).
Storia
Victor fa parte di un’organizzazione criminale che specula sugli immobili. Il motivo per cui è entrato nella banda di New York è strettamente personale e risiede in qualcosa di molto drammatico. C’è solo una parola che spiega tutto: vendetta.
Nel portare avanti il suo piano, Victor conosce una ragazza, Beatrice, con il viso deturpato a causa di un incidente. Tra i due s’instaura un rapporto difficile, trovando tuttavia conforto l’uno nell’altra.
Recensione
L’inizio del film non è uno dei migliori. A prevalere è la farraginosità. I cambiamenti d’inquadratura, troppo rapidi e disordinati, rendono incomprensibili alcuni momenti degli scontri a fuoco. Tuttavia la pellicola riesce a trovare lo sbocco giusto e dopo l’avvio stentato si scrolla di dosso la patina che offusca la visuale. Il regista è bravo a non concentrarsi solo sull’azione, coniugandola con il lato umano e drammatico. La marcia in più, infatti, sta nel rapporto formatosi tra Victor e Beatrice e nel loro trascorso. Entrambi si calano molto bene nei panni di chi la fortuna ha voltato le spalle. La sceneggiatura è avvincente. Il film assume toni tristi e appena sentimentali. La colonna sonora, ad effetto, asseconda, sospingendo, i momenti clou.
Regia
Niels Arden Oplev
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Trailer |
Genere
Thriller, drammatico
Anno
2013
Cast
Colin Farrell (“Victor”, Laszlo Kerik); Noomi Rapace (Beatrice); Dominic Cooper (Darcy); Terrence Howard (Alphonse Hoyt); Armand Assante (Lou Gordon); Isabelle Huppert (Maman Louzon); Wade Barrett (Kilroy); F. Murray Abraham (Gregor).
Storia
Victor fa parte di un’organizzazione criminale che specula sugli immobili. Il motivo per cui è entrato nella banda di New York è strettamente personale e risiede in qualcosa di molto drammatico. C’è solo una parola che spiega tutto: vendetta.
Nel portare avanti il suo piano, Victor conosce una ragazza, Beatrice, con il viso deturpato a causa di un incidente. Tra i due s’instaura un rapporto difficile, trovando tuttavia conforto l’uno nell’altra.
Recensione
L’inizio del film non è uno dei migliori. A prevalere è la farraginosità. I cambiamenti d’inquadratura, troppo rapidi e disordinati, rendono incomprensibili alcuni momenti degli scontri a fuoco. Tuttavia la pellicola riesce a trovare lo sbocco giusto e dopo l’avvio stentato si scrolla di dosso la patina che offusca la visuale. Il regista è bravo a non concentrarsi solo sull’azione, coniugandola con il lato umano e drammatico. La marcia in più, infatti, sta nel rapporto formatosi tra Victor e Beatrice e nel loro trascorso. Entrambi si calano molto bene nei panni di chi la fortuna ha voltato le spalle. La sceneggiatura è avvincente. Il film assume toni tristi e appena sentimentali. La colonna sonora, ad effetto, asseconda, sospingendo, i momenti clou.
Regia | 7 |
Sceneggiatura | 8 |
Fotografia | 7 |
Colonna sonora | 8 |
Voto
|
7,5 |
Commenti
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