Uno spionaggio cosparso di verve e fantasia

Kingsman - Secret Service
- Nel 1997, in una missione top secret, l'agente Harry Hart perde un uomo. Al ritorno consegna una medaglia al valore alla moglie. Visto il dolore di lei, chiede al figlio piccolo, Eggsy, di custodirla. Dopo diciassette anni, gli agenti Kingsman sono costretti a rimpiazzare un altro uomo, Lancillotto, morto per un'iniziativa personale. Così ognuno dei Kingsman deve trovare un candidato. Harry  sceglie proprio Eggsy che dovrà seguire insieme agli altri prescelti un durissimo percorso di selezione.

Regia
Kingsman - visione cinematografica
Trailer
Matthew Vaughn

Genere
Spionaggio, azione, commedia

Anno
2014

Cast
Taron Egerton (Gary "Eggsy" Unwin); Colin Firth (Harry Hart / Galahad); Samuel L. Jackson (Richmond Valentine); Mark Strong (Merlino); Michael Caine (Chester King / Artù); Sophie Cookson (Roxanne "Roxy" Morton); Sofia Boutella (Gazelle); Mark Hamill (professor James Arnold); Jack Davenport (Lancillotto); Samantha Womack (Michelle Unwin); Geoff Bell (Dean); Edward Holcroft (Charles "Charlie" Hesketh); Nicholas Banks (Digby); Tom Prior (Hugo); Jack Cutmore-Scott (Rufus); Fiona Hampton (Amelia); Tobi Bakare (Jamal); Morgan Watkins (Rottweiler); Corey Johnson (capo congregazione); Andrew Bridgmont (sarto); Richard Brake (interrogatore); Velibor Topić (tirapiedi di Valentine) Jordan Long (Poodle).

Recensione
Ispirandosi alla miniserie a fumetti Millarworld The Secret Service di Mark Millar e Dave Gibbons, Matthew Vaughn realizza un film di spionaggio particolare, differenziandolo per forma dagli standard che caratterizzano questo genere di pellicole. Mette insieme azione e fantasia, indirizzando entrambe le componenti sulla commedia a sfondo drammatico, dosando tutto con della verve. Riesce inoltre a costruire personaggi tipici e soprattutto efficaci, grazie naturalmente alle valide interpretazioni del gentiluomo Colin Firth e dello squilibrato Samuel L. Jackson. La sceneggiatura è corposa, sviluppata con il giusto piglio. La narrazione, nonostante la sua estensione un po' eccessiva, risulta avvincente e originale. L'estro registico è quello che spicca di più, sposandosi adeguatamente con un'ottima fotografia. Inquadrature veloci ma chiare, alternate a rallenty ad hoc definiscono le scene pienamente godibili, dando un senso del ritmo e dell'azione incalzante e ad effetto. A ciò si abbina una confacente colonna sonora che, oltre ad integrarsi bene, conferisce brillantezza ai momenti. Tra questi si distingue il caos in chiesa, dalla quale si coglie un riferimento cinematografico al cult Kill Bill. 
Del regista M. Vaughn consiglio di vedere anche i film The Pusher del 2004 e Kick-Ass del 2010.

Regia
8
Sceneggiatura
7
Fotografia
8
Colonna sonora
7
Voto
7,5

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