Non essere cattivo, un pezzo di desolante realtà degli anni '90

Non essere cattivo

Regia
Claudio Caligari
il cinema a modo mio
Trailer

Genere
Drammatico

Anno
2015

Cast
Luca Marinelli (Cesare); Alessandro Borghi (Vittorio); Silvia D'Amico (Viviana); Roberta Mattei (Linda); Valentino Campitelli (Grasso); Alessandro Bernardini (Brutto); Danilo Cappanelli (Lungo); Manuel Rulli (Corto); Elisabetta De Vito (madre di Cesare); Alice Clementi (Debora); Emanuela Fanelli (prima ragazza); Giulia Greco (seconda ragazza); Claudia Ianniello (terza ragazza); Emanuele Grazioli (Lenzetta); Stefano Focone (Samanta); Luciano Miele (Mario); Andrea Orano (Tommasino); Alex Cellentani (padrone bar); Emanuel Bevilacqua (killer nell'allucinazione); Alessia Cardarelli (Cassiera).

Storia
Vittorio e Cesare sono due giovani di Ostia che condividono insieme intere giornate trascorrendo il tempo girovagando, soprattutto di notte. Per mantenersi svolgono lavoretti illegali, procurati dall'amico Brutto. Tra questi c’è lo spaccio di droga di cui spesso e volentieri fanno uso anche loro.
La vita di Cesare è tremendamente sconfortante. Sua sorella infatti è morta di AIDS contagiando anche la figlia Debora che dopo la scomparsa della madre vive in casa della nonna. La bambina è molto malata e le medicine costano tanto, così Cesare prova in qualche modo a racimolare il denaro necessario. Ma la droga e il suo temperamento debole sembrano prevalere su di lui.

Recensione
Questo film chiude la trilogia iniziata con Amore tossico (1983) e proseguita con L'odore della notte (1998). Non essere cattivo è ambientato nel 1995 a Ostia e affronta un tema che all'epoca era una vera e propria piaga: la droga. Caligari riesce a trasmettere il marcio che si respira nelle borgate romane. Lo fa in modo reale e semplice, non lasciando spazio alla monotonia ma attirando lo spettatore in un turbine di angoscia, squallore e tristezza. Questo grazie ad una fotografia che ricrea con perfezione l’atmosfera di quegli anni. La sapienza registica dona alle scene eloquenza, indirizzando i toni al tragico. La sceneggiatura è interpretata egregiamente, con grande espressività, da un cast all'altezza e molto capace. Inevitabilmente figura tra tutti Luca Marinelli che conferma ancora una volta le formidabili doti attoriali. La profondità del testo scenico fa onore alla pellicola che con essenzialità sviluppa una trama interessante e con le giuste emozioni. La colonna sonora è molto dosata e quando incede lo fa in punta di piedi, avvolgendo il film con delicatezza e conformità.

Regia
9
Sceneggiatura
9
Fotografia
8
Colonna sonora
8
Voto
8,5

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