Vincent Cassel in Partisan, una figura dispotica e una società degradata
Partisan - Recensione
Regia
Ariel Kleiman
Genere
Drammatico
Anno
2015
Cast
Vincent Cassel (Gregori); Florence Mezzara (Susanna); Alex Balaganskiy (Leo); Jeremy Chabriel (Alexander); Samuel Eydlish (Ruben); Anastasia Prystay (Ariana); Alexander Kuzmenko (Ellis); Rosa Voto (madre di Leo); Frank Moylan (zio Charlie); Alexander Dahlberg (Nicholas); Katalin Hegedus (Magdalena); Oscar Dahlberg (Oscar).
Storia
Una città non precisata, dove prevale il degrado. Dei bambini cresciuti ed educati in una comune che segue le leggi di una figura che si erge a modello. Gregori, il capo di questo posto che ospita donne e ragazzini, insegna loro come vivere e darsi da fare, coltivando il terreno e allevando polli. Si prende cura delle madri ed in cambio desidera che i loro figli lavorino per lui come piccoli sicari.
Recensione
Avere un ascendente su un gruppo di persone e dar loro un posto in cui vivere secondo determinate regole è ciò che inorgoglisce Gregori, il fondatore di una casa famiglia con scopi in realtà disonesti. Un film che denuncia attraverso una costruzione distopica la malvagità di un uomo che finge di essere un benefattore. Ma chi va contro i suoi princìpi subisce la sua tirannia. Il regista circoscrive la vicenda all’interno di una zona in cui prevale la sordidezza sia d’animo sia ambientale. Una dimora nascosta che consente di vivere decentemente, ma sottostando al dispotismo, e un fuori che serve solo ai bambini per adempiere gli empi ordini di Gregori. La regia è essenziale, con inquadrature che rappresentano negativamente un’ipotetica società in cui si staglia una fotografia appropriata e inappuntabile. La sceneggiatura è asciutta ma si sposa assolutamente con l’idea di A. Kleiman. Emergono elementi interessanti come l’estinzione, il disfacimento sociale e l'innocenza infantile. In sinergia anche la colonna sonora che esalta i modi pseudo-garbati del bravissimo V. Cassel e l'ingenuità dei ragazzini.
Regia
Ariel Kleiman
Trailer |
Genere
Drammatico
Anno
2015
Cast
Vincent Cassel (Gregori); Florence Mezzara (Susanna); Alex Balaganskiy (Leo); Jeremy Chabriel (Alexander); Samuel Eydlish (Ruben); Anastasia Prystay (Ariana); Alexander Kuzmenko (Ellis); Rosa Voto (madre di Leo); Frank Moylan (zio Charlie); Alexander Dahlberg (Nicholas); Katalin Hegedus (Magdalena); Oscar Dahlberg (Oscar).
Storia
Una città non precisata, dove prevale il degrado. Dei bambini cresciuti ed educati in una comune che segue le leggi di una figura che si erge a modello. Gregori, il capo di questo posto che ospita donne e ragazzini, insegna loro come vivere e darsi da fare, coltivando il terreno e allevando polli. Si prende cura delle madri ed in cambio desidera che i loro figli lavorino per lui come piccoli sicari.
Recensione
Avere un ascendente su un gruppo di persone e dar loro un posto in cui vivere secondo determinate regole è ciò che inorgoglisce Gregori, il fondatore di una casa famiglia con scopi in realtà disonesti. Un film che denuncia attraverso una costruzione distopica la malvagità di un uomo che finge di essere un benefattore. Ma chi va contro i suoi princìpi subisce la sua tirannia. Il regista circoscrive la vicenda all’interno di una zona in cui prevale la sordidezza sia d’animo sia ambientale. Una dimora nascosta che consente di vivere decentemente, ma sottostando al dispotismo, e un fuori che serve solo ai bambini per adempiere gli empi ordini di Gregori. La regia è essenziale, con inquadrature che rappresentano negativamente un’ipotetica società in cui si staglia una fotografia appropriata e inappuntabile. La sceneggiatura è asciutta ma si sposa assolutamente con l’idea di A. Kleiman. Emergono elementi interessanti come l’estinzione, il disfacimento sociale e l'innocenza infantile. In sinergia anche la colonna sonora che esalta i modi pseudo-garbati del bravissimo V. Cassel e l'ingenuità dei ragazzini.
Regia | 7 |
Sceneggiatura | 7 |
Fotografia | 8,5 |
Colonna sonora | 8 |
Voto
| 7,6 |
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