I misteri della cultura egizia plasmati dall'horror. La piramide
La piramide - Recensione
Regia
Grégory Levasseur
Genere
Horror
Anno
2014
Cast
Ashley Hinshaw (Nora Holden); Denis O'Hare (Miles Holden); James Buckley (Terry Fitsimmons "Fitzie"); Christa Nicola (Sunni); Amir K (Michael Zahir); Faycal Attougui (Shadid).
Storia
La tecnica del found footage caratterizza le riprese. Nel 2013 un gruppo di archeologi scopre un’antichissima piramide sotto il deserto egiziano. Si accorgono subito che potrebbe essere qualcosa di mai visto prima.
Il monumento sepolcrale infatti presenta solo tre lati e non quattro come solitamente. Il team, guidato dal prof. Miles, è costretto a lasciare il sito per colpa dei tumulti de Il Cairo. Prima di andare via, però, provano ad addentrarsi all’interno. I geroglifici sui muri della piramide rivelano loro una situazione terrificante.
Recensione
Quando parlo di horror mi riferisco ad un film che sia veramente orrore, non lesinando scene macabre e terrificanti come già ho espresso in questo post. Gli eccessi non fanno parte de La piramide ma la regia sortisce in gran parte esiti degni del genere. Gli elementi sono ottimi. L’ambientazione è ideale. La storia egizia è molto funzionale sotto questo punto di vista. Si avverte il senso di oppressione del luogo angusto e buio. La sceneggiatura è interessante e colpisce chi da tanto tempo aspettava una realizzazione cinematografica che solcasse l’onda tetra dell’archeologia. Tuttavia non mancano i difetti. La camera a mano dà fastidio e provoca movimenti repentini che irritano lo spettatore. Unita peraltro alla fotografia scura rende le dinamiche poco chiare. Infine, le bestie presenti all’interno della piramide sono realizzate discretamente. Meglio il dio Anubi quando viene ripreso di spalle, ricordando la creatura di Rec (J. Balagueró - P. Plaza, 2007).
Regia
Grégory Levasseur
Trailer |
Genere
Horror
Anno
2014
Cast
Ashley Hinshaw (Nora Holden); Denis O'Hare (Miles Holden); James Buckley (Terry Fitsimmons "Fitzie"); Christa Nicola (Sunni); Amir K (Michael Zahir); Faycal Attougui (Shadid).
Storia
La tecnica del found footage caratterizza le riprese. Nel 2013 un gruppo di archeologi scopre un’antichissima piramide sotto il deserto egiziano. Si accorgono subito che potrebbe essere qualcosa di mai visto prima.
Il monumento sepolcrale infatti presenta solo tre lati e non quattro come solitamente. Il team, guidato dal prof. Miles, è costretto a lasciare il sito per colpa dei tumulti de Il Cairo. Prima di andare via, però, provano ad addentrarsi all’interno. I geroglifici sui muri della piramide rivelano loro una situazione terrificante.
Recensione
Quando parlo di horror mi riferisco ad un film che sia veramente orrore, non lesinando scene macabre e terrificanti come già ho espresso in questo post. Gli eccessi non fanno parte de La piramide ma la regia sortisce in gran parte esiti degni del genere. Gli elementi sono ottimi. L’ambientazione è ideale. La storia egizia è molto funzionale sotto questo punto di vista. Si avverte il senso di oppressione del luogo angusto e buio. La sceneggiatura è interessante e colpisce chi da tanto tempo aspettava una realizzazione cinematografica che solcasse l’onda tetra dell’archeologia. Tuttavia non mancano i difetti. La camera a mano dà fastidio e provoca movimenti repentini che irritano lo spettatore. Unita peraltro alla fotografia scura rende le dinamiche poco chiare. Infine, le bestie presenti all’interno della piramide sono realizzate discretamente. Meglio il dio Anubi quando viene ripreso di spalle, ricordando la creatura di Rec (J. Balagueró - P. Plaza, 2007).
Regia | 7 |
Sceneggiatura | 7,5 |
Fotografia | 7 |
Colonna sonora | 7 |
Voto
| 7,1 |
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